BONELLI : LIBERA questa settimana presenta le AGROMAFIE
Giovedì 30 gennaio sono state le classi quarte dell’ITC Bonelli di Cuneo ad avere l’opportunità di partecipare a un incontro con Piero Bottiroli e Claudia Bottino, due volontari dell’associazione Libera, nell’ambito del progetto
“100 passi per il 21 marzo”
che coinvolge le scuole di tutta Italia in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che quest’anno si celebrerà a Palermo. Libera, fondata il 25 marzo 1995 da don Luigi Ciotti, si impegna da anni nella lotta contro le mafie e nella difesa dei diritti delle vittime innocenti attraverso presidi presenti su tutto il territorio nazionale, anche a Cuneo e Borgo San Dalmazzo.
Agli studenti del Bonelli è stato proposto un tema molto attuale e dibattuto anche in TV, AGROMAFIE E CAPORALATO, fenomeni criminali diffusi in tutta Italia. L’agromafia consiste nel controllo delle terre agricole da parte delle organizzazioni mafiose, mentre per caporalato ci si riferisce allo sfruttamento dei lavoratori nei campi, spesso costretti a lavorare in condizioni disumane per una misera paga, pari a 3 o 4 euro all’ora.
I due relatori hanno proposto diversi video e testimonianze di lavoratori schiavizzati dai caporali; una storia che ha segnato una svolta nella lotta al caporalato è stata quella di un giovane che, costretto a lavorare come bracciante nelle campagne sotto la sorveglianza di un caporale, ha deciso di impegnarsi per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori ed ha fondato l’associazione No Cap, che si batte contro il caporalato e supporta i lavoratori per far valere i loro diritti.
Spesso si crede che tale fenomeno riguardi esclusivamente le regioni del Sud, soprattutto nella raccolta dei pomodori, ma in realtà lo sfruttamento dei lavoratori è molto diffuso anche al Nord. A tal proposito è stato ricordato il processo Momo iniziato nel 2020 a Cuneo. Il termine Momo deriva dal nome del caporale accusato di sfruttare i braccianti nei vigneti delle Langhe, maltrattandoli anche fisicamente se tentavano di ribellarsi. Le prove raccolte, tra cui alcuni video, hanno portato alla luce una verità davvero sconcertante proprio vicina a casa nostra.
Per fortuna nel 2016 il Parlamento ha varato la legge n. 199 che punisce il caporalato e il lavoro nero, prevedendo pene severe per chi sfrutta i lavoratori.
L’incontro è stato davvero interessante e coinvolgente; gli studenti hanno mostrato grande attenzione e curiosità verso i temi trattati e hanno dimostrato di voler comprendere a fondo le ingiustizie che spesso si nascondono dietro le nostre vite quotidiane.
L’entusiasmo e l’interesse degli alunni hanno confermato che sensibilizzare i giovani su questi temi sia fondamentale, nella speranza che ciò possa motivarli a impegnarsi attivamente anche in futuro contro ogni forma di sopruso.